"I libri? Sì, leggo molto, ho sempre letto molto. No, non so se ci intendiamo. Preferisco leggere per terra, anche a letto, quasi sempre sdraiata, no, qui non si tratta tanto dei libri, ha a che fare soprattutto con la lettura, col nero sul bianco, con le lettere, le sillabe, le righe, queste inumane fissazioni, i segni, questi elementi determinati, questo delirio cristallizzato in espressione, che viene dagli uomini. Mi creda, l’espressione è delirio, scaturisce dal nostro delirio. Ha anche a che fare col voltare le pagine, con il correre da una pagina all’altra, con la fuga, con la complicità in uno sfogo frenetico, ininterrotto, ha a che fare con la nefandezza di un enjambement, con l’assicurazione sulla vita in una frase sola, con l’assicurazione reversibile delle frasi nella vita. Leggere è un vizio che può sostituire gli altri vizi o a volte al loro posto aiuta tutti gli altri vizi a vivere più intensamente, è una perversione, un morbo divorante."
Ingeborg Bachmann, Malina