martedì 17 dicembre 2013

Site Specific presenta

L'INGANNO CONTEMPORANEO
Da un'idea di Sasha Vinci



 OPENING 21 dicembre 2013
h. 19:00 | Site Church - Chiesa di Santa Maria della Consolazione | Via S.M. La Nova | Scicli
h. 21:30 | Quam | Via F. M. Penna n.79 | Scicli


Dieci artisti 
Giovanni Blanco, Luca De Angelis, Doren, Vladimir Vladimirovic Majakovskij, Gianni Moretti, Sebastiano Mortellaro, Rossana Taormina, Giacomo Rizzo, Franco Sarnari, Tian Xiolei
un nuovo progetto d'arte contemporanea
a cura di Sasha Vinci


Il 21 dicembre alle ore 18:30 sarà inaugurata la prima parte del progetto presso i suggestivi spazi di SITE CHURCH; alle ore 21:30 il pubblico sarà invitato a spostarsi e ad attraversare il centro storico della città per svelare la seconda parte del progetto presso la galleria QUAM


SITE CHURCH | Il progetto sarà visitabile dal 21 dicembre 2013 al 2 marzo 2014
QUAM | Il progetto sarà visitabile dal 21 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014



contact

Ufficio stampa MediaLive | info@medialivecomunicazione.com

domenica 15 dicembre 2013




Da giorno 9 dicembre, mio figlio ed io, ci ritagliamo faticosamente del tempo da dedicare agli addobbi natalizi. 
Non mi ero resa conto di quanti impegni avessimo: io inseguita da pressanti scadenze e mio figlio con quasi tutti i pomeriggi occupati da amici e attività scolastiche ...

Per un po', lo confesso, ho perfino provato un sottile fastidio nell'interrompere il mio lavoro per dedicarmi all'albero o al presepe.
Lentamente, però, lo spirito del Natale ha preso il sopravvento, io e mio figlio ci siamo venuti incontro, abbiamo riso, scherzato, fatto e disfatto cento volte in modo da assecondare le ossessioni estetiche di entrambi ... 

Ora la casa è allegra e calda, accogliente e misuratamente festosa; la luce soffusa e intermittente, quando rientro, mi ricorda qual è la mia vera felicità.
Se si potesse tornare a credere a Babbo Natale, se potessi ancora affidare i miei desideri ad una lettera colorata, so con esattezza cosa scriverei: "grazie! "    

martedì 3 dicembre 2013

non può piovere per sempre ...


Piove sul giusto e piove anche sull'ingiusto; ma sul giusto di più, perché l'ingiusto gli ruba l'ombrello.
Lord Bowen, in Walter Sichel, Sands of Time, 1923

Aurel Bauh - Un coin de ma fenêtre (distorsion), 1930-1934

Non scrivo da tanto, risucchiata dal vortice di troppi impegni, persa nei meandri dei numeri verdi che promettono assistenza ai clienti ...
La burocrazia avrà la meglio su di me, ne sono certa.

E mentre inveisco a voce alta contro musichette irritanti che annunciano operatori impegnati in altre conversazioni e la candida disorganizzazione di chi so io, mentre visualizzo scenari infernali in cui continuo a chiedere prestiti per pagare multe a chiunque senza chiedermene più il motivo, improvvisamente guardo fuori dalla finestra.

I vetri di questa casa, in alcune stanze, sono quelli originali. 
Vetri spessi, irregolari.

Fuori piove. 

La musichetta dal telefono solletica la mia ansia ...
Non so se a causa dell'effetto vagamente deformante dei vetri o forse per la pioggia insistente, ma ho come l'impressione che il mondo lì fuori si stia sgretolando.
Poi sospetto che sia qualche lacrima impigliata fra le ciglia a far traballare il mondo, chissà quando potrò tornare a casa mia ...

La musichetta s'interrompe, l'operatore è disponibile, la mia voce no.
Rimango con il suono vuoto e ottuso della comunicazione interrotta che si propaga per la stanza, più tardi ci riprovo, prometto a me stessa, quando il mondo oltre la finestra avrà smesso di piangersi addosso. 

giovedì 14 novembre 2013

argilla, cera, plastilina oppure ...

La casalinghitudine è "anche" un angolino caldo.
Clara Sereni, Casalinghitudine, 1987


immagine da internet


Come da tradizione novembre mi tiene sulla corda e a volte nemmeno rifugiarmi nel mio lavoro mi sottrae alle angherie di questo piagnucoloso mese!

Ieri è stata proprio una di quelle giornate in cui non trovo alcuna occupazione che mi dia pace. 
Avevo voglia di modellare, plasmare un materiale ha sempre avuto un effetto rilassante su di me, purtroppo, però, nello studio e in tutta casa nemmeno l'ombra di una qualsiasi pasta modellabile.

Improvvisamente mi è tornato in mente il metodo infallibile a cui ricorrevano la mie nonne nei momenti più bui: cucinare!
Apro il frigo: scamorza affumicata, pancetta, spinaci, uova ... ma certo!
Corro al supermercato alla ricerca degli altri ingredienti utili al mio progetto.

Il più bel polpettone della mia carriera!
E, ovviamente, "modellato" alla perfezione ... 

giovedì 31 ottobre 2013


Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo.
George Santayana, Soliloqui in Inghilterra, 1922


Bert Hardy

giovedì 24 ottobre 2013

Persistenze: alcuni momenti del vernissage



dal diario di Quam ...





 












 Ringrazio anche in questa occasione il mio paziente e affettuoso fotografo (e se osservate con attenzione da che "altezza" inquadra l'occhio del fotografo capirete a chi mi riferisco ...)

domenica 20 ottobre 2013

adesso vorrei una fetta di quella torta che mi prepara sempre la mia mamma ...



còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione, di concreto o di astratto, di materiale o d’ideale ...




Fabienne Rivory


Io non desidero mai grandi cose. 
Mi struggo, però, per quelle piccole, le piccole cose perdute nel tempo.

La leggerezza dei sorrisi di mia madre, il salice dove ora è il ciliegio, il tappeto di aghi di pino.
Il silenzio della notte, la pioggia sui papaveri, giocare a nascondino. 
Quaranta posti a tavola a Natale, la sala macchine del mulino, il mio papà sempre con me. 
Tre bambine rumorose, tanti cani e gatti e pesci, le pecore dei vicini.
La terrazza di zia, il giardino di nonna, i biscotti fatti in casa. 

Io e papà al cinema, io e mamma al mercato, io papà e mamma. 
La piccola casa in via XX settembre - 35, la luna rossa sulla collina, la felicità. 


venerdì 18 ottobre 2013






Rossana Taormina, Sequenza #3 (the sea), 2013



Fabbricare, fabbricare, fabbricare
Preferisco il rumore del mare
Che dice fabbricare fare disfare
Fare e disfare è tutto un lavorare
Ecco quello che so fare

Dino Campana

giovedì 3 ottobre 2013

Persistenze - solo show


ROSSANA TAORMINA
mostra personale

8 ottobre - 3 dicembre 2013
a cura di Ivano Fachin, 
in collaborazione con Quam

Vernissage 8 ottobre, ore 19, Kaos Spazio d'Arte, Via Nazionale 20, Modica (RG)

Recuperare la memoria, riprenderne il filo, riallacciare ciò che il tempo aveva sciolto, per trovarsi a guardare l'invisibile, e scoprire con sorpresa che possiamo agire sul passato, non solo ritrovandolo ma reinventandolo, e in questo passaggio il legame perso si stringe.
Rossana agisce e interagisce con le nuvole degli eventi, e ci spinge, siano esse incubi o viaggi per mare, a farlo con lei.

Ivano Fachin

martedì 24 settembre 2013

meritato riposo!

Il gatto non fa nulla, semplicemente è, come un re.
Claudio Magris

Sandra Dieckmann

Ieri i miei ultimi lavori hanno intrapreso il viaggio verso la loro destinazione, domani comincerò ad elaborare il nuovo materiale. Oggi posso concedermi una pausa.

Così mi aggiro per le stanze come un gatto e come un gatto godo del sole che inonda la casa. Pigra e molle, mi acciambello sulla poltrona vicino alla finestra tra i libri e il pc.

Guardo fuori e poi socchiudo gli occhi: il paesaggio rimane sospeso tra le mie palpebre assumendo una fisionomia labile e incerta, mentre la luce penetra in profondità.  
Improvvisamente, io non sono più io ma un gatto tigrato, sazio e sereno, sdraiato sulle maioliche sbiadite di una vecchia terrazza, tra il basilico e l'innaffiatoio.  

Sospesa nel silenzio dorato del pomeriggio mi crogiolo in questa meravigliosa sensazione di leggerezza ... è così piacevole l'illusione che esista solo il presente!    

venerdì 13 settembre 2013



C'è un piacere nei boschi senza sentieri, / c'è un'estasi sulla spiaggia desolata, / c'è vita, laddove nessuno s'intromette, / accanto al mare profondo, e alla musica del suo sciabordare:/ non è ch'io ami di meno l'uomo, ma la Natura di più.

George Gordon Byron, Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, 1812/18
Thrilling photography by Jors Garcia


La meraviglia degli ultimi giorni di mare ...

Spiagge bianche e deserte, incroci sbiaditi d'impronte, poche vele all'orizzonte, il soffiare del vento tiepido e salmastro.

Quando i vacanzieri ritornano in città e il silenzio s'insinua nel vociare d'agosto, quando il sole scolorisce appena e il mare s'ingrossa arricciando con più forza le onde sul bagnasciuga, quando tutto tace e la risacca torna ad essere l'unica voce della notte ecco, è allora che io amo l'estate ...  

martedì 10 settembre 2013

potrei commissionare un mio ritratto a Willie Cole ...

Willie Cole


Ennesima bruciatura da ferro da stiro da aggiungere alle altre fantasiosamente distribuite sulla mia pelle.

Vittima del fascino oscuro della  body art ?
Temeraria emula di Gina Pane?

No: casalinga imbranata!

domenica 8 settembre 2013

giovedì 5 settembre 2013

tempo d'estate ...

http://muoro.tumblr.com/


"L'organizzazione non riconosce l'adulterio come motivo di rimborso in caso di partenza anticipata dal campeggio."


giovedì 8 agosto 2013

blog in pausa ...



A volte la cosa più urgente e importante che si possa fare è concedersi un completo riposo.
Ashleigh Brilliant, Everyday Greatness, 2006

Amy Friend


... buone vacanze a tutti!

giovedì 18 luglio 2013

mancini e ambidestri non vanno corretti ...


Spesso si incontra il nostro destino sulla strada presa per evitarlo 
Jean de La Fontaine

immagine da internet

Adesso mi è tutto chiaro. 

Da bambina ribelle ed assolutamente fuori dagli schemi, innamorata di Ulisse e Mark Twain (sia dello scrittore che dei suoi personaggi), immaginavo la mia vita in giro per il mondo, senza legami, senza regole asfissianti, con tante cose da imparare, culture da scoprire e persone da incontrare.

Inspiegabilmente mi ritrovai a vent'anni trasformata in figlia modello: mai una preoccupazione o un dispiacere ai miei genitori, un ottimo lavoro con contratto a tempo indeterminato molto lontano da casa, un armadio grigio di tailleurs ...

E la vita avventurosa? E i tanti progetti annotati per anni sui miei diari? 

Cosa aveva trasformato l'adolescente che viveva d'arte e letteratura, di vestiti "fuori moda" e pensieri anticonvenzionali in una tizia meticolosa, rigorosa, ligia al dovere, obbediente al suo badge e, per dirla come mio figlio, "vestita da avvocato"?  

Beh, ci sono voluti quasi vent'anni ma alla fine ogni cosa sta tornando al suo posto.

Adesso è tutto chiaro: sono un singolare caso di "hippy corretta"!   

lunedì 8 luglio 2013


Gli esseri umani sono divisi in due: mente e corpo. La mente abbraccia tutte le più nobili aspirazioni: come poesia, filosofia... Ma chi si diverte è il corpo. 

Woody Allen, in Amore e guerra, 1975

Lo so, sarebbe stata una bella foto ...

Ieri gita in barca assolutamente fuori programma.
Mare, cibo e compagnia eccezionali.
Una di quelle rare giornate in cui il mio corpo e il mio cervello non litigano tra di loro!

giovedì 4 luglio 2013

bianco e blu

immagine da internet

E mia nonna accecava l'estate con il bianco del suo bucato. 

Il bianco più bianco che io abbia mai visto. 

La bacinella con l'azolo blu sembrava aver catturato un frammento del cielo di agosto.
Io rimanevo in silenzio ad osservare quel rito, ne respiravo ogni momento, quasi il mio cuore sapesse che io e nonna Bice avremmo condiviso poche estati su questa terra.

E quando osservo i panni stesi al sole penso sempre a lei, al suo bianco nuvola, alla bacinella con il cielo dentro ... l'amore che ti è stato dato trova sempre un modo per raggiungerti ancora, anche quando chi ti ha amato non c'è più.

mercoledì 26 giugno 2013

Filo, il sole e la felicità ...

Eszter Schall

Filo, piccola peste di 18 mesi, il pomeriggio ad una certa ora corre verso la porta a vetri di casa sua: ha un appuntamento ...

Saltella irrequieto, batte le manine ... dappertutto rimbalza l'allegria delle sue risate e poi, all'improvviso, la sua incontenibile felicità esplode in acuti argentini e baci lanciati nel vuoto: è arrivato il sole!

E mentre la luce inonda la stanza e Filo celebra il suo inno alla vita, il mio cuore si riscalda al ricordo di come, un tempo, fosse così semplice essere felici ...

mercoledì 19 giugno 2013

più che il tempo

Jôen ( The Affair ) 1967, regia di Yoshishige Yoshida. 


«E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com’era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull’orlo della notte,
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati».

Julio Cortázar, “Dopo le feste”

mercoledì 12 giugno 2013

mettiamoci una buona parola


Erica Baum, 2010

Le parole dicono di noi più di quanto noi possiamo dire attraverso esse.

Le combinazioni di sostantivi, aggettivi e verbi cui ricorriamo per comunicare con gli altri rivelano, nostro malgrado, la natura più intima di pensieri e intenzioni.

Se qualcuno, parlandomi di un comune amico, mi riferisce che lo "usa" per riparare i piccoli guasti idraulici di casa, non mi sfugge certo che ho a che fare con un opportunista.
Se mi si dice che sono "giovanile" non mi illudo di apparire fresca come una rosa agli occhi di chi mi ha rivolto il complimento ...

Se cominciassimo a scegliere con più cura le parole riusciremmo a modificarne positivamente il contenuto che veicolano?

Mi piace pensare che ciò sia possibile.

La parola "tolleranza", ad esempio, sarebbe bello sostituirla con "rispetto".
Che parola spigolosa e vagamente irritante "tolleranza": la magnanima indulgenza di chi "sopporta", la sottintesa inadeguatezza del "sopportato" !

Quando tutti saremo capaci di rispettarci l'un l'altro sono sicura che al mondo le uniche intolleranze a resistere saranno quelle alimentari ... 

martedì 4 giugno 2013

verde!


Chi ha tempo non aspetti tempo

Lou Jover 

Il 15 aprile 2013 avrebbe dovuto essere il mio ultimo giorno.

All'incrocio il semaforo è rosso per i veicoli e verde per i pedoni, quindi mi incammino per raggiungere il marciapiede opposto quando, in qualche modo, noto un furgone in fondo alla strada che non accenna minimamente ad interrompere la sua corsa.

Mi rendo conto immediatamente del pericolo e inizio a correre davanti alle macchine ferme, divertendo passeggeri e passanti con la mia goffa prestazione atletica, un attimo dopo il terrore si dipinge sui volti dei presenti, qualcuno urla ...   

Non so se sia stato merito di un intervento divino o se a salvarmi sia stato il mio intuito o la fortuna: comunque sia andata sono felice della "proroga" ...
Si dice che in questi frangenti passi tutta la vita davanti agli occhi, io, invece, ho pensato a tutto ciò che ho da fare e ancora non ho fatto. 

Tornata a casa, oltre ad accelerare l'esecuzione di tutti i lavori che devo concludere entro l'autunno, ho cominciato coraggiosamente a lavorare anche su un progetto che avevo in programma per l'anno prossimo ...

Bisogna correre, non sai mai quando scatterà di nuovo il rosso! 

martedì 28 maggio 2013

... e tanti saluti a casa!


Julie Cockburn

Spesso accade che qualcuno in strada mi saluti e io non ricordi assolutamente nulla circa l'identità di chi mi sta di fronte.

Rispondo con un cenno, a volte aggiungo un sorriso e tutto fila liscio ...

Quando il volto sconosciuto anziché limitarsi ad un saluto s'intrattiene per un'amichevole conversazione, ecco, è in quel momento che iniziano i guai. 
Innumerabili le volte in cui intuisco di essere caduta in gaffe pazzesche con l'aggravante di non comprenderne appieno la portata!

Indimenticabile, tra le tante, una conversazione di oltre mezz'ora con un distinto signore, presumo ex collega, in cui ho sfoggiato tutte le mie doti d'equilibrista, convincendolo con successo che sapevo benissimo chi lui fosse ...
Nell'accomiatarci mi ha calorosamente baciato sulle guance e mi ha raccomandato di porgere i suoi saluti a Gianluca ( ma chi è?) e ai mie tre bambini (!!!) che sicuramente ormai saranno diventati  ragazzi.

Così sono tornata a casa ridendo di tanto in tanto lungo tutto il tragitto, avanzando divertita tra gli sguardi perplessi dei passanti; a cena i saluti per Gianluca li ho porti a mio marito e su mio figlio ho concentrato quelli destinati ai tre ragazzi.

Anche loro due mi hanno rivolto sguardi perplessi, ma io ridevo troppo per poter spiegare ...


venerdì 24 maggio 2013

io non avrei saputo fare di meglio ...

Scott King

L'opera nella foto ha uno strano potere su di me. 

Da qualche giorno torno ripetutamente a studiarla, quasi celasse un messaggio criptato che a tutti i costi devo decifrare.

Oggi, però, ho finalmente risolto il mistero: ho trovato la perfetta rappresentazione grafica del mio quotidiano negli ultimi tre mesi!



mercoledì 15 maggio 2013

poi me l'hanno spiegato ...


W. Eugene Smith

I luminosi giorni dell'infanzia quando la bellezza risplendeva ovunque ed io ero convinta che i falli stilizzati tracciati sui muri di screpolate catapecchie fossero una sorta di rassicurante segnaletica: presto ci prenderemo cura di questa vecchia casa, la ricostruiremo più bella di prima ...

domenica 12 maggio 2013

La donna è in primo luogo, al tempo dell'infanzia, la madre, la madre che è una veste, una gonna tra le cui pieghe ci siamo rifugiati da bambini, per cercarvi un angolo caldo dove addormentarci
Alain-Fournier, Le corps de la femme, 1907


Bahareh Bisheh

giovedì 9 maggio 2013

I Pass Through The Fields

 foto dal sito  http://www.peppinoimpastato.com


Passeggio per i campi



Passeggio per i campi
con il cuore sospeso
nel sole.
Il pensiero
avvolto a spirale,
ricerca il cuore
della nebbia.




I Pass Through The Fields



I pass through the fields with
my heart hung high in
the sun.
My thoughts,
spiraled together,
in search of the
heart of the fog.




Peppino Impastato poeta ... da uno dei miei blog preferiti Poetarum Silva – the meltin'po(e)t_s, il post propone alcune poesie con traduzione in inglese di Lara Santoro e Paul D’Agostino

martedì 7 maggio 2013

Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia 
Lucio Anneo Seneca

Ernst Haas - Helen Frankenthaler, New York, 1969

Ci risiamo. 

Come in una vecchia cantina nel mio cuore si accatastano ancora una volta mucchi informi di preoccupazione.

Sono molto stanca, veramente.

E di nuovo cercherò di fare ordine, mi sbarazzerò dei pensieri superflui, rimuoverò le croste della disperazione e tutto profumerà ancora di lavanda.

La speranza è l'ultima a lasciarci, è vero, lei se ne frega dell'evidenza, amorevole e sincera, in silenzio s'inginocchia e strofina il pavimento assieme a me ...