L'amore è eterno, finché dura.
Henri de Régnier, Lui o le donne e l'amore, 1928
Oggi dalla finestra si è prepotentemente introdotta in casa mia un' illuminante conversazione telefonica tra una passante e la madre.
Argomento: l'amore al tempo della crisi.
Cerco di riportarvela qui di seguito anche se non saprò mai renderne la folcloristica vivacità ...
Si, si mamma tutto bene, lo sai che ho un uomo meraviglioso!
Un principe!
Anche se qualche difettuccio lo ha pure lui ... ma nessuno è perfetto, giusto ma'?
Hai ragione, ma sai come è lui, non riesce a tenersi lo stesso lavoro per più di un mese, quindici giorni ... ma è bravo, tanto bravo, non è colpa sua ... è 'sta crisi!
Si non preoccuparti, tutto sotto controllo, avevo chiesto a lui di occuparsene ma ormai hai capito chi di noi due porta i pantaloni ... sono circa due anni che sono sempre io a risolvere tutto, a pagare le bollette ...
E vabbè! Che c'è da fare, chissa è la zita*!
Però è così tenero, un bambino, un innocente ... senza di me è perso!
Appena salgo (locuzione usata per indicare lo spostamento verso qualsiasi altra regione d'Italia diversa dalla nostra) te lo faccio conoscere, ti piacerà sicuramente!
Come dici?
No, no, tranquilla ... non è una cosa seria, l'uomo per me deve ancora arrivare!
* espressione dialettale, letteralmente significa "questa è la fidanzata" ovvero la situazione è questa e non si può cambiare, una sorta di "far buon viso a cattivo gioco"