Tom Wesselmann |
Da circa dodici anni soffro di allergie alimentari.
Oltre al dover rinunciare ad alcune delle tue ricette preferite e a complicarti la vita sociale, l'aspetto più fastidioso dell'allergia, è, sicuramente, contrastare lo scetticismo di certa gente.
Alcune persone, infatti, alla luce di non si sa quali competenze, attribuiscono il "problema" ad un tuo capriccio o ad una tua mania, assolutamente incuranti dell'imbarazzo e del disagio che crea la stupidità di tale osservazione!
In un'occasione in particolare mi si è talmente sottolineato il fastidio arrecato all'organizzazione del pranzo, che la mia cortese ospite, colta di sorpresa dalla mia "rivelazione" (va be'... !), con eroico slancio ha proposto di aggiungere un primo piatto al menù del giorno, in modo che anch'io potessi mangiare qualcosa oltre all'insalata e al contorno.
Così la cuoca, dopo avermi chiesto se avessi qualche altra allergia o intolleranza rispetto agli ingredienti previsti dal suo nuovo piatto e avendo io risposto un'ennesima volta che posso mangiare di tutto eccetto sempre e solo quei due alimenti proposti a tavola, è sparita velocemente in cucina.
Dopo qualche tempo ne è uscita trionfante, reggendo una piccola teglia fumante di pasta al forno, seguita a breve da altre teglie di dimensioni diverse: una per Giuseppina e Stefano a cui non fa piacere la consistenza delle melanzane fritte, una per Rosetta, Fausto e Giorgia ai quali non è gradita la besciamella, una per Pierino, Laura e Totuccio i quali non amano il tritato, una per la Zia a cui non piacciono i piselli ...
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