Da giorno 9 dicembre, mio figlio ed io, ci ritagliamo faticosamente del tempo da dedicare agli addobbi natalizi.
Non mi ero resa conto di quanti impegni avessimo: io inseguita da pressanti scadenze e mio figlio con quasi tutti i pomeriggi occupati da amici e attività scolastiche ...
Per un po', lo confesso, ho perfino provato un sottile fastidio nell'interrompere il mio lavoro per dedicarmi all'albero o al presepe.
Lentamente, però, lo spirito del Natale ha preso il sopravvento, io e mio figlio ci siamo venuti incontro, abbiamo riso, scherzato, fatto e disfatto cento volte in modo da assecondare le ossessioni estetiche di entrambi ...
Ora la casa è allegra e calda, accogliente e misuratamente festosa; la luce soffusa e intermittente, quando rientro, mi ricorda qual è la mia vera felicità.
Se si potesse tornare a credere a Babbo Natale, se potessi ancora affidare i miei desideri ad una lettera colorata, so con esattezza cosa scriverei: "grazie! "
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