Santa Lucia – Foto Enzo Nocera 1970 – © Laudie Nocera |
Mia nonna quando dovevamo sistemare i vestiti ci portava da una sua amica sarta.
Abitava due strade più giù della sua, nella stessa baraccopoli.
Io l'accompagnavo sempre.
Una stanzetta del prefabbricato era stata adibita a laboratorio.
Ricordo i mucchi ordinati di vestiti, i metri, gli spilli, lo specchio e un impressionante dipinto a olio, da cui Santa Lucia mostrava il piattino con i suoi occhi.
Mia nonna la prima volta, leggendo lo sconcerto sul mio viso, presentandomi la Santa mi disse che non dovevo averne paura perché era buona e mi voleva bene...
Da quando mi era stato diagnosticato il problema alla vista, nella sua camera da letto lei aveva allestito un altarino dedicato a Santa Lucia; aveva cura che una lucina rimanesse sempre accesa davanti all'immagine della Santa, a testimonianza della sua devozione.
Nonna, forte e pragmatica, era circonfusa da quell'aura di magia che accompagna certe donne del sud, cresciute in una terra dove religione e credenze popolari si mescolano in combinazioni sorprendenti.
Poi, dopo la sua morte, l'altarino si spense con lei. E la mia vista è notevolmente peggiorata da allora.
Per fortuna le lenti a contatto, grande invenzione, fanno in modo che io possa vedere abbastanza bene e talvolta, quando le ripongo nel loro contenitore, penso al piattino con gli occhi della Santa e alla sarta amica della nonna.
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