Rossana Taormina, Dare alla luce (biografia #7), 2011, filo sintetico su foto d'epoca, cm 8 x 11,3 |
Rossana Taormina, Cossyra (utopia #5), 2011, cm 23 x 13 filo sintetico su carta geografica |
Rossana Taormina, Identità #2, 2011, cm 13,5 x 11,3, filo di cotone e filo sintetico su documento cartaceo |
Rossana Taormina, 1947 (corrispondenza #2), 2011, cm 14 x 10, filo sintetico su cartoncino postale |
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Il tempo e lo spazio non esistono finché non si viene " gettati al mondo ". Allora, soltanto allora, il tuo tempo comincia a finire...
Giochi un'eroica partita col destino a volte scegli la carta, altre ti affidi al dado, in fondo sai che è sempre lo stesso mazzo truccato... eppure talvolta sorprendi il tuo avversario con combinazioni inedite, con trame che non aveva ordito per te.
Ma lo spazio si dilata dentro di te, ti avvolge e ti sfugge, ti disorienta e ti sfida.
Cerchi allora di ingabbiarlo in meridiani e paralleli così come fai con la Terra, illudendoti di averla in pugno, di poterne leggere la fisionomia.
Il tuo spazio è in continua evoluzione, la tua mutevolezza ti restituisce una carta geografica interiore che è verosimile ma illogica, sei tu la vera utopia, condannato ad essere sconosciuto e irraggiungibile anche a te stesso.
Chi eri, chi sei... un pezzo di carta riunisce la tua immagine al tuo nome, e dice a tutti che tu sei legalmente te stesso: unico illusorio ristoro alle umane incertezze. Più di tanto non ti è concesso...
Di te rimangono aeree ragnatele di pensieri che invisibili ragni d'inchiostro hanno trasformato in fili sottili e resistenti, orli scuciti di rapporti tessuti con chi hai condiviso il tuo tempo a dispetto dello spazio.
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