Si possono ripetere le azioni: i pensieri non ritornano mai identici.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001
Kumi Yamashita |
Sono sempre circondata dai miei pensieri, fanno parte di me come un'aerea estensione.
I ricordi, le riflessioni, le intuizioni, i dubbi, le paure, i sogni e le speranze germinano nella mia mente e poi prendono il volo liberandosi in aria come magnifiche farfalle tropicali.
Attraverso le sottili trame che mi ricamano intorno mi sollevano da terra, mi coinvolgono nelle loro evoluzioni.
Allora io, eccitata come una bambina ingenuamente crudele, tento di catturare i miei pensieri dalle ali cangianti per chiuderli in un barattolo, per possederne definitivamente la vibrante bellezza.
E proprio nel momento in cui sono certa di averli ormai raggiunti mi accorgo che il mio retino è sfondato.
Li osservo, i miei pensieri, volteggiarmi attorno ora leggiadri ora minacciosi, finché un'improvvisa folata di vento ne disperde la danza e io rimango lì, con il naso in aria e la frustante sensazione di ricordare i colori e l'aspetto degli esemplari più comuni ed essermi lasciata sfuggire l'incanto degli esemplari rari...
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