venerdì 1 febbraio 2013

Hotel Gilgamesh ... welcome in my room




Rossana Taormina Host, 2013 (dimensioni variabili, 162 pezzi) 

Le stanze d’albergo come luoghi di promiscuità psichica dove si annidano i sogni, le visioni, le angosce e i desideri che popolano la notte di una moltitudine in transito.

Host, il titolo dell’installazione, nel doppio significato di ospite e insieme di folla, sovrapposizione di singole esistenze le cui tracce persistono in stanze asettiche e anonime: il non-luogo come non-individuo. 

Un autoritratto estremamente sintetico si ripete ossessivamente su pagine ingiallite di vecchi dizionari, riviste, spartiti, atlanti.
Ritmicamente e caoticamente una moltitudine di pensieri si riversa nella stanza, si allarga su una parete, scivola sul pavimento ... 

Una folla di sguardi ti spia silenziosamente … buona notte! 

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