Rossana Taormina Host, 2013 (dimensioni variabili, 162 pezzi) |
Le stanze d’albergo come luoghi di promiscuità psichica dove si annidano i sogni, le visioni, le angosce e i desideri che popolano la notte di una moltitudine in transito.
Host, il titolo dell’installazione, nel doppio significato di ospite e insieme di folla, sovrapposizione di singole esistenze le cui tracce persistono in stanze asettiche e anonime: il non-luogo come non-individuo.
Un autoritratto estremamente sintetico si ripete ossessivamente su pagine ingiallite di vecchi dizionari, riviste, spartiti, atlanti.
Ritmicamente e caoticamente una moltitudine di pensieri si riversa nella stanza, si allarga su una parete, scivola sul pavimento ...
Una folla di sguardi ti spia silenziosamente … buona notte!
Nessun commento:
Posta un commento