La natura non fa nulla di inutile.
Aristotele
Yelena Yemchuk for Lula Magazine |
Poi torna la primavera e ti punta addosso i suoi occhi da Lolita, mentre un sorriso assai sfacciato le illumina il viso ...
Io mi aggiro per la città inondata di luce, mi infiltro nel disordine allegro di scolaresche scollacciate, goffamente interrompo traiettorie di sguardi e sorrisi, forse intralcio la danza di giovani desideri.
La primavera sa bene ciò che deve fare.
E mentre mi avvolgono gli effluvi dei nuovi amori e delle nuove fioriture che caparbiamente contrastano lo smog e l'odore stantio della città, ritrovo il sentiero che mi conduce alla parte più antica di me. La coscienza recupera la consapevolezza che io, originale combinazione di memoria, pensieri ed emozioni, io sono irrimediabilmente il mio corpo.
La primavera, ragazzina dispettosa, mi mette con le spalle al muro, mi urla in faccia ciò che ogni mia cellula sa già; continua a sciorinare verità, bellissima e crudele, mentre io mi copro le orecchie con le mani.
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