Up all night, Jacques Sempé |
Mi piace quando la sera s'insinua nel
mio studio.
Mi sento protetta dall'intensità della
sua sfumatura di blu, diversa ad ogni stagione.
I giorni di novembre si affannano a diventare subito sera.
A volte mi sembra quasi di respirare l'odore familiare di felicità lontana e mai perduta dei pomeriggi in
collina, quando l'aria cristallina rende lucido il
cielo.
Lavoro per ore in questi giorni,
appassionatamente, non avverto lo scorrere del tempo finché la luce
non si abbassa e il buio si accoccola pigramente negli angoli della
stanza.
Solo allora mi sposto nella stanza
accanto, mi siedo sulla poltrona e ammiro il giardino che ondeggia rigoglioso al di là della finestra; aspetto che
il verde degli alberi, nuvola leggera nel caos di questa città, si
addormenti lentamente nell'oscurità che avanza.
Ho sempre amato gli alberi.
Così, immersa nel silenzio, mi
abbandono felice al pensiero che il buio non cancella ciò che amiamo, lo nasconde
solamente ai nostri occhi ...
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