L'anima è la memoria che lasciamo.
Ambrogio Bazzero, Storia di un'anima, 1885
Rossana Taormina Blu #5, 2014 ( tecnica mista su vecchia foto; cm 8,5 x 12,5) |
Filo ed io ci godiamo gli ultimi
sbiaditi raggi del sole d'autunno.
Seduti sul muretto della casa dei
nonni, in prossimità della strada, giochiamo ad indovinare il colore
delle poche automobili in circolazione nel primo pomeriggio.
Vince quasi sempre Filo.
Rosso, dice lui, io propendo per il
bianco.
Passa invece un malandato camioncino
verde oliva.
Ridiamo.
Improvvisamente mi chiede dove si
trovi adesso “nonno Pejo”.
Nonno è a casa di Gesù, rispondo
prontamente.
Filo pretende tanti dettagli, mi
confida che trova strano che il nonno preferisca giocare con Gesù
piuttosto che con lui.
Giochiamo benissimo,
precisa.
E allora è senza scarpette il nonno … Gesù
piccolo ha sempre i piedini nudi!
Certo! affermo con tono
deciso, come se l'avessi veramente visto con i miei occhi, mio padre,
giocare a piedi nudi con il Bambino.
Lo rassicuro, nonno adesso sta bene, è felice come lo sono tutti quelli che abitano a casa di Gesù.
Dopo una serie di descrizioni
immaginifiche sulla nuova giornata tipo di mio padre, il gioco dei
colori ricomincia e Filo ride e si diverte.
Sono stata convincente, penso compiaciuta tra me e me.
La sera ci salutiamo, devo
rientrare in città.
Mi abbraccia, mi bacia, mi guarda con gli occhioni azzurri e con tutta la saggezza dei suoi tre anni mi
interroga preoccupato: ma nonno Pejo mio, quando torna?
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