lunedì 11 aprile 2011

A chi un giorno, riferendosi al nuovo televisore di 60", mi disse: " io ho tutto!"

L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
Daniel Pennac, Come un romanzo, 1992

Rossana Taormina "Autismo" 2007


La peculiarità della condizione umana è determinata dall'equilibrismo quotidiano tra il finito e l'infinito, tra la parte animale e quella spirituale, dialetticamente presenti in ognuno di noi.
Abbiamo bisogno di oggetti tangibili, di beni concreti, i quali contribuiscono in parte anche al riconoscimento del gruppo a cui apparteniamo.
Per qualche tempo questo meccanismo funziona. Improvvisamente però, risolti i problemi legati ai bisogni primari, la consapevolezza della nostra "temporaneità" comincia a corrodere la raggiunta soddisfazione e ci spinge alla ricerca dell'appagamento di bisogni più indefiniti, oscuri ma affascinanti. Intraprendiamo, così, singolarmente, il lungo viaggio alla ricerca di noi stessi, dai quali adesso vogliamo l'approvazione. Ovviamente ogni singolo "viaggiatore" declina tale inquietudine in maniera diversa e con un'intensità determinata anche dalla misura in cui coinvolge o esclude  dall'impresa gli altri, il gruppo.

Pochi fortunati rimangono insensibili al richiamo dello spirito e la loro luce è intensa, sono circondati da amici e mai un'ombra si palesa sui loro volti, mai il dubbio visita il loro pacifico animo, mai l'insoddisfazione corrode le loro vite: si sentirebbero ingrati perché loro hanno tutto, a che pro desiderare altro? Il "soddisfatto" non ti rovina i pomeriggi con i suoi grigi pensieri, non si isola dal gruppo per crogiolarsi in solitudine, riflettendo sulla direzione dei propri passi; al limite il Soddisfatto corre il rischio di annoiarti un po'descrivendo, rapito, le meraviglie dei suoi ultimi acquisti.

Il Viaggiatore è affascinato da nuovi percorsi e, dalle mete che riesce a raggiungere, invia cartoline agli amici. Il Soddisfatto riceve le cartoline e le osserva con la faccia a punto interrogativo, (forse avrebbe preferito un souvenir?) ma, da bravo amico, al tuo ritorno ti accoglie con un sorriso compassionevole ma sincero, invitandoti a trascorrere qualche giorno presso la sua nuova residenza al mare, dove, ne è certo, la compagnia e il cibo faranno miracoli sul tuo altalenante umore! 

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