Il segreto del successo è di fare della vostra vocazione la vostra vacanza.
Mark Twain
Non avete idea di come io mi sia ridotta dopo appena due giorni e mezzo di vacanza! Capello spento e rilassato, aderente al cranio; sguardo perso e annebbiato dal troppo cibo consumato durante interminabili sedute intorno a tavole imbandite...e, per concludere, alterazione della temperatura: ho la febbre!
Da quando non ho più un “lavoro dipendente” la vacanza la attendo esclusivamente per incontrare chi vedo poco durante l'anno, ma sicuramente non per fare la sospirata pausa dal lavoro.
Senza il mio lavoro non sto bene, sviluppo una sorta di crisi di astinenza: mi mancano libri, matite, pennelli, colori, computer...insomma il mio studio.
Incredibile a dirsi, pochi anni addietro non ci avrei mai creduto, ma il lavoro e la vacanza si sono scambiati i ruoli quantitativamente e qualitativamente.
Ogni giorno in cui lavoro mi sento in vacanza e i giorni in cui non lavoro, cioè le tradizionali “vacanze”, beh per fortuna finiscono ancora in fretta!
Nessun commento:
Posta un commento