domenica 19 febbraio 2012

festa in maschera

 I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco.
Hugo Von Hofmannsthal, Il libro degli amici, 1922
foto da internet

Sono rientrata da qualche ora da una festa in maschera a cui è stato invitato mio figlio.
I bambini hanno giocato, ballato, festeggiato, improvvisato guerre di coriandoli ... insomma si sono divertiti.
Io sono rimasta, assieme agli altri genitori, nella saletta antistante il salone della festa; la struttura di porte a vetri tra i due ambienti attutiva i decibel dell'incontenibile gioia dei bambini, permettendoci di conversare e, allo stesso tempo, vigilare sul tranquillo svolgimento dei festeggiamenti.

Che nostalgia! In piedi dietro quella vetrata guardavo i loro giochi infantili spensierati, partecipavo del loro stato di grazia pur sentendomi ormai esclusa da una felicità che ho conosciuto e che irrimediabilmente non sarà più mia.
Vi ricordate l'attesa del Carnevale? Il costume da inventare, le telefonate agli amici con cui trascorrere pomeriggi indimenticabili, la musica, gli scherzi e soprattutto l'entusiasmo che solo a quell'età raggiunge un'intensità così potente.
Guardavo quei visini sorridenti, le guance arrossate, i movimenti un po' impacciati da abiti inusuali, gli occhi   lucidi di risate ... e mentre li osservavo il cuore mi si è ammorbidito, il virus della felicità mi ha contagiata, ho attraversato il diaframma di vetro e mi sono mescolata a loro e per un attimo ho deposto la mia pesante maschera da adulta ...

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