mercoledì 29 giugno 2011

bella e d'annata

Lo spirito... a che età comincia ad aver bisogno di trucco?
QuinoMafalda


a garanzia della privacy...

Alcuni giorni fa ho incontrato delle amiche per un aperitivo, tre di noi sono vicine agli anta, l'altra li ha da poco splendidamente inaugurati. Durante la nostra variopinta conversazione di fronte ad alcolici, analcolici e piattini colmi di cibi accattivanti, si è avvicinato un ragazzo e, con un pretesto, ha attaccato bottone con la mia amica, quella più attempata del gruppo. Quando dico ragazzo intendo dire che non so se il temerario abbia già compiuto i 30, ma da qualche anno ormai non ci stupiamo più, pare sia considerato normale che uno giovane sia attratto da una matura

Non capisco bene il fenomeno, quando ero giovane io sarebbe sembrata un'affermazione costruita sulla trama di Harold e Maude (film intenso di H. Ashby) oppure ispirata al Laureato o ritagliata dalla commedia sexy all'italiana (quella di Banfi, per essere chiara), certo ognuno deve poi fare i conti con il proprio immaginario.

Dai telefilm capisco che, come sempre, in America il nuovo comportamento in materia di seduzione è già stato metabolizzato da un po': sono io sempre indietro... Non so cosa possa attrarre uno più giovane, oltre ovviamente alla bellezza, forse il fascino di una donna sicura e già risolta, l'immaginarsi intriganti percorsi a ostacoli (figli loro coetanei, ex mariti, ex suocere...), lo spirito del mangiatore di fuoco? 

Ovviamente, come è mia abitudine, mi limito a riflettere sull'argomento e sulle sue implicazioni, non mi interessa darne un giudizio in nessun modo.

Ammiro il coraggio di chi abbatte i muri di pregiudizi costruiti nei secoli, proprio in un momento dove tutto pare risolversi in ossessione estetica e la bellezza stessa tende ad essere tassidermizzata nella sua giovinezza.
Conosco alcune coppie di vecchia data in cui lui è sensibilmente* più giovane di lei e nessuno dei due litiga perché lei ha più rughe o capelli bianchi di lui...i motivi delle loro discussioni sono i soliti motivi noiosi e spesso banali per i quali litighiamo tutti.

Al di là di tutti i pregiudizi e le diffidenze che possono minare questa nuova dinamica (nuova in quanto vissuta tranquillamente a livello sociale, credo sia sempre esistita ma sia stata meno esibita), io ogni volta che assisto ad un episodio simile non posso far altro che sorridere e pensare con tenerezza a me, adolescente, convinta che tutte le trasgressioni possibili fossero codificate nei testi delle canzoni di Sandro Giacobbe.
Come ho già anticipato, ognuno deve fare i conti con il proprio immaginario e il mio è veramente un bazar!
Vi ricordate il testo di canzoni come Gli occhi di tua madre dove lui preferisce (concretamente, non nella fantasia) la suocera alla fidanzata oppure quando di notte si presenta a casa della vicina e le confessa di pensieri irripetibili che l'ignara donna gli ispira in Signora mia? Ma lei era più vecchia oppure no?

E si è proprio vero, caro Sandro, nemo profheta in patria!

*io intendo oltre i cinque anni di differenza

lunedì 27 giugno 2011

che bello...non ho tempo!

Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
Thomas Carlyle, Passato e presente, 1843

L'intervallo tra un post e l'altro ultimamente si è allungato, mi dispiace perché scrivere sul blog è un appuntamento gratificante. Il motivo della dilatazione dei tempi, però, è meraviglioso: attualmente ho poco tempo libero e tanto, tanto lavoro. 
Mi invidio da sola! Improvvisamente qualcuno ha ascoltato i miei desideri e li esaudisce, puntualmente.

Data la tipologia del lavoro da svolgere il mio cuore e il mio cervello, finalmente, possono collaborare senza che l'uno interferisca negativamente sull'altro e da tale pienezza di energie vengono fuori dei risultati sorprendenti anche per me.
Sui futuri appuntamenti non posso ancora anticipare nulla, sia perché la situazione è momentaneamente fluida sia perché sono incline ad assecondare certe forme di scaramanzia che, nel tempo, ho confezionato apposta per me.

Leggo (sono onnivora!) buona parte del giorno poi disegno, progetto, incontro gente stimolante, scambio conoscenze e spunti di studio con altri appassionati del settore, acquisisco competenze un tempo ritenute inarrivabili...e ogni tanto mi occupo anche delle faccende domestiche.
A volte la sensazione di completezza, di appagamento è tanto intensa da somigliare alla Felicità; la consapevolezza che questo stato d'animo sia legato al lavoro arriva a commuovermi e farmi  ripetere "grazie" più volte al giorno. 
Non sempre so a chi indirizzare il mio ringraziamento, ma mi è necessario comunque ringraziare per questo prezioso momento in cui ogni giorno è pieno, denso di vivacità intellettuale e di ispirazione, situazione inimmaginabile solo un anno e mezzo fa. 

Non arrivo a vedere con chiarezza  in cosa si tradurrà concretamente tutto questo "mumble, mumble", ma spero che l'adorata nuvoletta continui ad apparire sopra la mia testa, facciamo per i prossimi 40 anni... bisogna pur accontentarsi.

n.b.(scritto con le dita incrociate!)



lunedì 20 giugno 2011

mettetevi nei miei panni




Che cos'è la bellezza? Una convenzione, una moneta che ha corso solo in un dato tempo e un dato luogo.
Henrik Ibsen, Peer Gynt, 1867.



Io nei panni della Venere di Willendorf


La Venere di Willendorf nei miei panni

Ieri ho preso il primo sole...veramente il sole ha preso me, sono bruciacchiata in punti improbabili nonostante la protezione 20 e una maglietta bianca come schermo!
Ricomincia, così, la stagione balneare e gli annosi dilemmi che la animano e che risultano sempre nuovi e avvincenti anche se logori e inutili.
La Stagione invita a intense riflessioni su cui, indomita, trionfa la domanda “e tu sei pronta per la prova costume?”.
Io rimango allibita quando me la si rivolge e il costume da provare lo collego più a dei camerini di un teatro piuttosto che alla spiaggia... A volte cerco anche di capire quale spot pubblicitario abbia deformato le nostre capacità di giudizio, costringendoci addirittura a pronunciare una frase senza vigore nel contenuto e sciatta nella forma. Ad ogni modo il potere di questo inutile pensiero è così subdolo che il buon senso non interviene nei cervelli di alcune donne di mia conoscenza quando chiedono a me se sono pronta alla fatidica prova.
E io rido.
Sono una taglia 48, ex 44, simpatizzo a volte per la 46 altre per la 50 e indosso il bikini comunque. Quando vado al mare noto gli sguardi di disappunto che certe magre (di mia conoscenza e non) mi rivolgono, sconcertate non solo dal mio evidente sovrappeso ma soprattutto dalla sfrontatezza di indossare il costume a due pezzi.
E io sorrido.
Nessuno delle magre considera che se sei grassa devi indossare il bikini perché con il costume intero sembri una colonna ionica, né, alcune di loro, riflettono sul fatto che siamo esclusivamente noi donne a dividerci in grasse e magre, mentre gli uomini ci dividono in belle e meno belle, interessanti e noiose.
Sicuramente la "bellezza" è un concetto sfuggente quanto articolato e risulta rassicurante semplificarlo, ed ogni epoca si misura nell'impresa.
In costume nessuno si accorge se sei alta o bassa, se hai proporzioni armoniose o simpaticamente sbilanciate, gesti eleganti o gambe dritte e lunghe.
O sei magra o sei grassa e questo è tutto e su tale considerazione alcune donne, probabilmente poco considerate con i vestiti addosso, costruiscono un'inconsapevole rivincita sulle “rivali”.

Forti dell'effimera superiorità sulle altre, certe magre si girano a guardarti con espressioni eloquenti, in bilico tra la pietà e l'orrore, impressionate dal fatto che il corpo possa ribellarsi a quel modo alla stoffa.
Ed io mi diverto.
Infatti, pur sapendo di essere molto lontana dall'ideale di bellezza contemporaneo, passo in mezzo alle certe magre raffigurandomi come la Venere di Willendorf e, immedesimandomi nel ruolo, le guardo con la fiera consapevolezza di incarnare una bellezza intramontabile, classica, altera e primitiva seppur “ingombrante”.
I loro occhioni, disorientati dalla mia reazione ai loro non tanto dissimulati commenti, seguono, spalancati sulle facce ossute, la mia imponente figura; i reggiseni imbottiti si orientano al mio passaggio facendo ruotare il busto sulle gambette ambrate.
Questa è la mia risposta: si, sono pronta alla prova costume, ma il costume da indossare lo decido io.

giovedì 16 giugno 2011

come il seme di soffione

Un altro dei miei lavori come grafica pubblicitaria: il logo Euforos, anno 2010.




grazie a tutti

Le statistiche sono una forma di realizzazione del desiderio, proprio come i sogni.
Jean Baudrillard, Cool memories I 1980-1985, 1987


Superata quota 1.000 visualizzazioni...
A presto.

Rossana




mercoledì 15 giugno 2011

burocrazia ed estraniamento



In questi giorni ho dovuto sbrigare le consuete incombenze burocratiche stagionali, culminate ieri in una estenuante attesa al solito Caf. Le impiegate sono professionali, preparate, gentili, sorridenti e tanto, tanto pazienti.
Avendo consapevolezza che mi si prospettavano ore di fila, ho portato un libro con me: "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" di Oliver Sacks, regalo di compleanno, assieme ad altri quattro interessanti titoli, di una delle mie due sorelle.
Addentrandomi nella lettura ho messo immediatamente a fuoco di non avere tra le mani un romanzo bensì un saggio su casi clinici in cui si racconta, come se si trattasse di narrativa, di storie apparentemente surreali, ma tragicamente reali, riguardanti pazienti affetti da rari problemi neurologici. Immersa nella lettura, comunque avvincente e intensa, ma di cui avrei goduto appieno senza la consapevolezza della realtà degli episodi narrati, sono riuscita a ripararmi a lungo dal delirio che imperversava intorno a me. Gente che borbottava, liti animate per il turno (ma quando mai il numero 15 è venuto prima del numero 9?), generosi suggerimenti elargiti alle impiegate su come svolgere il proprio lavoro...


Ad un certo punto, però, la mia percezione del confine tra realtà e fantasia ha vacillato. Forse, ho pensato, la mia ipocondria, sollecitata dalla lettura, mi stava spingendo a credermi prigioniera del temuto vortice della distorsione della memoria? Era possibile che si fosse realmente verificato un inceppamento nel tempo per cui la realtà si riproponeva come un fastidioso, petulante déjà-vu?

Una delle impiegate, addetta alle informazioni al pubblico, mentre le colleghe provvedevano a smaltire la fila delle dichiarazioni dei redditi e pratiche simili per le quali eravamo a turno, ogni 30 minuti circa ha chiesto se qualcuno in sala avesse da sbrigare la pratica ISEE (non so cosa sia), la cui modulistica era di sua competenza.
Sistematicamente lo stesso irritante, inquietante anziano si è alzato in piedi urlando "Io! Io devo fare l'ICI" e lei, con una pazienza sempre più traballante, ha dovuto ripetere all'Anziano, ogni mezz'ora, che per la pratica ICI avrebbe dovuto aspettare il turno assieme a noi e che lei, comunque, aveva detto ISEE non ICI. Allo stesso modo l'Anziano, tornando a sedere, ha guardato, ogni mezz'ora, le nostre facce sconcertate e/o divertite con la sua espressione incredibilmente contorta in una smorfia stupita e contrariata dalla recente e inaspettata rivelazione...

lunedì 13 giugno 2011

pubblicità...


 Ed ecco un esempio del mio lavoro come grafica fl

locandina per un convegno tenutosi a Palermo nel 2008




e questo è il pieghevole
      

martedì 7 giugno 2011

gaf Scicli: la ragazza che cuce cartoline...

 E questa sono io, gentilmente definita "ragazza"...
Anche le foto del mio allestimento sono terribili, spero che qualcuno me ne invii di migliori 






Alcune opere in dettaglio


Palermo # 1 cm 15 x 10,5 e cm 14,7 x 10,6



Ritratto d'uomo (persistenza # 1) cm 12 x 18



Ritratto di sorelle (persistenza # 2) cm 9 x 12



Ho trasposto la metafora del filo, che utilizziamo diffusamente nel nostro linguaggio, sul piano dell'immagine. Così il filo del ricordo, il filo dei pensieri, perdere il filo, ricucire i rapporti... si materializzano attorno a vecchie foto o cartoline, che restituiscono la misura del tempo trascorso. Tento di riattivare memorie aggredite dall'oblio, invito identità sbiadite a resistere al Tempo. 
Ricerco le mie immagini dimenticate nei mercatini di tutti i luoghi che visito, non utilizzo necessariamente foto d'epoca come per le due serie che ho proposto in questa occasione, le foto servono a rendere leggibile che siamo davanti ad un tempo ormai perduto. Ho iniziato nel 2007 la mia ricerca artistica sul tempo, la memoria collettiva e individuale, l'oblio e le città e tanto ancora ho da indagare. Nella serie su Palermo mi ha ispirata la lettura di Ersilia, una delle Città Invisibili di Calvino, nella serie sui ritratti mi ha guidato la riflessione su quel che resta quando la nostra esistenza finisce. 


gaf Scicli: i nomi e alcune opere

Ho poche foto e le stesse, purtroppo, non rendono giustizia alla bravura dei partecipanti, prometto che quando mi arriveranno le immagini "ufficiali"  aggiornerò il post!

Intanto ecco i nomi degli artisti, sicuramente troverete immagini che li riguardano su internet...

Amore Chiara PITTURA, Arrigo Barbara PITTURA, Assenza Ernesto PITTURA, Barone Ilde PITTURA, Breeze Dawn PITTURA, Buemi Maria PITTURA, Cantarella Mario ISTALLAZIONE/SCULTURA, Carbonaro Elda FOTOGRAFIA , Cassibba Marco Antonio PITTURA, Cataldi Massimo ISTALLAZIONE, Cicciarella Ezio SCULTURA, Costache Gabriela PITTURA, Galesi Maria Grazia ISTALLAZIONE/SCULTURA, Giarratana Flavia FOTOGRAFIA ISTALLAZIONE, Giosca PITTURA, Iacono Saverio SCULTURA, Iozzia Corrado PITTURA, La Rocca Giorgia PITTURA, La Rocca Cristina PITTURA, Lauretta Gianpaolo PITTURA, Maltese Carmelo FOTOGRAFIA, Masetti Rosellina PITTURA, Mendolia Calella Giuseppe ISTALLAZIONE, Nut PITTURA, Occhipinti Sara FOTOGRAFIA, Ojovan Irina PITTURA, Pislaru Catalin PITTURA, Privitera Concetta PITTURA, Puleo Ivana FOTOGRAFIA, Randino Pamela PITTURA, Rinzivillo Francesco VIDEO, Sacco Manlio PITTURA, Sarò PITTURA, Savà Nicola PITTURA, Spadaro Sergio PITTURA, Strano Paolo PITTURA, Taormina Rossana PITTURA, Trippa Angela PITTURA, Vespo Stefano PITTURA, Viola Giovanni PITTURA, Zambelli Veronica INCISIONE, Zisa Sandro PITTURA SCULTURA

Giuseppe Mendolia Colella

Manlio Sacco
 (selezionato per la Biennale di Venezia)
http://manliosacco.tumblr.com/ 

Dawn Breeze

Veronica Zambelli
Catalin Pislaru
(selezionato per la Biennale di Venezia)

Stefano Vespo
Nut
Giorgia La Rocca

Ezio Cicciarella
(selezionato per la Biennale di Venezia)
http://www.eziocicciarella.com

gaf Scicli: alcuni luoghi...

I luoghi in cui abbiamo esposto esibivano, oltre ai manifesti e alle nostre cartoline personali con i contatti, un asterisco all'ingresso, sulla strada.

Ai visitatori è stata consegnata una mappa con i siti che ospitavano le mostre, un catalogo con opere e artisti, sono stati offerti gratuitamente laboratori per bambini tutti i giorni, itinerari in bici con noleggio gratuito, concerto jazz il sabato sera con navetta ogni 30 minuti e il rinfresco finale a Villa Penna a conclusione della Tavola Rotonda


Asterisco!
Centro Esposizioni Chiaroscuro

Villa Penna

Centro Esposizioni Chiaroscuro
 sullo sfondo le opere di Nut

Caffè Letterario Brancati
(dove ho esposto anch'io)

in attesa della Tavola Rotonda a Villa Penna

in giro...

Palazzo Spadaro

gaf Scicli: per le vie















gaf Scicli: il rientro

Sono rientrata adesso da Scicli, dopo cinque intensi giorni.

E' stata un'esperienza ricca, appagante, ho condiviso il mio amore per l'arte con altri artisti, con molti di loro ho potuto trascorrere anche piacevoli ore a tavola o in giro per alcuni dei siti dedicati all'esposizione dei nostri lavori, accalorandoci in conversazioni dove ci si scambiava sensazioni e suggerimenti tecnici.
La diversità di provenienza geografica, di linguaggi artistici, di esperienze personali e professionali ci ha arricchiti e incoraggiati a considerare alcuni aspetti del nostro "lavoro" con occhi nuovi.
Arte, amicizia, collaborazione, confronto, lo scenario incantevole di Scicli che ha accolto le opere, l'apprezzamento della gente contagiata dal nostro entusiasmo...cosa chiedere di più!

L'esperimento, innovativo e impegnativo (che spero si ripeta ogni anno), deve il suo successo ad Antonio Sarnari, Tecnica Mista e Gruppo Asterisco (http://www.tecnicamista.it/): artisti, professionisti ma soprattutto persone eccezionali, che hanno generosamente messo a nostra disposizione il loro tempo, la loro esperienza, la loro casa. 

Grazie ancora!