venerdì 12 ottobre 2012

lungimiranza ...

immagine da internet

Da bambina mi ha consumata a lungo una bruciante passione per la Francia del XVIII secolo. 
Spulciavo l'enciclopedie di casa (mia, di parenti, di amici ...) e prendevo in prestito i libri di storia di mia madre.

Ogni aspetto di quel periodo storico catturava la mia attenzione: vita quotidiana, abiti e acconciature, giardini e architettura, arredi ... e poi l'ombra della Rivoluzione che si allungava sulla futile e dorata vita dei nobili.

Il merito di tanto interesse va alla compianta televisione italiana degli anni '70 (bei tempi in cui la TV sapeva accendere scintille nelle giovani menti e la programmazione mirava, con successo, a sollevare il livello culturale medio) e, successivamente, al cartone animato Lady Oscar, un mito per la mia generazione.

Un giorno, giocando con le mie sorelle, in preda ad un eccesso d'immaginazione, m'infervorai nella fantasiosa ricostruzione della vita della nostra famiglia se questa fosse vissuta alla corte di Luigi XVI ... avremmo partecipato ai balli, indossato gli opulenti vestiti, goduto di tutto quello sfarzo!

Mio padre allora, che leggeva in un angolo della stessa stanza, sollevato dal quotidiano lo sguardo rassegnato e consapevole, con tono serio mi rivolse sospirando una frase di cui io, all'epoca, non compresi fino in fondo il significato:
"Sai che bello scandalo per la nostra famiglia la tua fuga con Robespierre!"

Beh, effettivamente, a pensarci bene ...
 

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