lunedì 24 novembre 2014

Up all night, Jacques Sempé


Mi piace quando la sera s'insinua nel mio studio.

Mi sento protetta dall'intensità della sua sfumatura di blu, diversa ad ogni stagione.
I giorni di novembre si affannano a diventare subito sera.

A volte mi sembra quasi di respirare l'odore familiare di felicità lontana e mai perduta dei pomeriggi in collina, quando l'aria cristallina rende lucido il cielo.

Lavoro per ore in questi giorni, appassionatamente, non avverto lo scorrere del tempo finché la luce non si abbassa e il buio si accoccola pigramente negli angoli della stanza.

Solo allora mi sposto nella stanza accanto, mi siedo sulla poltrona e ammiro il giardino che ondeggia rigoglioso al di là della finestra; aspetto che il verde degli alberi, nuvola leggera nel caos di questa città, si addormenti lentamente nell'oscurità che avanza.

Ho sempre amato gli alberi.

Così, immersa nel silenzio, mi abbandono felice al pensiero che il buio non cancella ciò che amiamo, lo nasconde solamente ai nostri occhi ...


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