lunedì 11 giugno 2012

allo specchio

Chi guarda un vero amico, in realtà, è come se si guardasse in uno specchio.
Marco Tullio Cicerone, Sull'amicizia, 44 a.e.c.

immagine da internet

Mi chiedo, talvolta, come mi vedano gli altri, qual è l'impressione che si riceve dalla mia apparenza ...
Inevitabilmente ho la certezza che ognuno mi assegni una diversa etichetta a secondo del fotogramma che ha saputo osservare.

Chissà negli anni che bella collezione: "scostante", "antipatica", "secchiona", "temeraria", "ossessiva", "muta", "fai una pausa per respirare quando parli", "noiosa", "disinteressata", "nata per l'avventura", "imbranata", "ingombrante", "responsabile", "Salomè", "Nonna Papera"...

Io stessa non saprei quale etichetta mi si avvicini di più, la natura umana è così mutevole e sfuggente che la comprensione della sua fisionomia spesso ci è negata.

Per fortuna, però, esiste quella meravigliosa invenzione chiamata "amico" ... Un amico vede talmente tanto in profondità dentro di te da conoscerti come neanche tu saprai mai fare.

E alla fine mi ritrovo, gambe incrociate sul letto, a sfogliare un mucchietto di etichette sulle cui scritte sono state apportate delle amorevoli correzioni: e così "scostante" diventa "timida", "secchiona" viene sostituito da "curiosa", "ossessiva" si attenua in "premurosa" e  "fai una pausa per respirare quando parli" ...  rimane tale e quale ... perché quando dico "amici" mi riferisco a quelli veri, quelli che ti vogliono bene pur vedendoti come realmente sei! 

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